Cosa ci rimane un mese dopo? Sembra passato molto piú tempo ed invece solo 30 giorni fa eravamo sul volo che ci avrebbe portato a Nairobi, ignari di ció che avremmo vissuto, senza un'idea precisa dei posti che avremmo visto e la gente che avremmo conosciuto.
Oggi la normalitá ha ripreso il sopravvento su tutto, i ricordi sbiadiscono, rimangono solo una manciata di foto e quella sensazione di vuoto che difficilmente riusciremo a colmare.
Qualcosa di Matiri peró é venuto via con noi, insieme alle emozioni abbiamo portato a casa nuove amicizie, rapporti nati anche per caso, nei pochi giorni vissuti insieme. Amici vicini e lontani con cui magari nascerá un amicizia capace di durare negli anni.
E poi abbiamo portato a casa la voglia di riprovarci, di ripetere questa fantastica esperienza, magari di tornare a Matiri, magari di andare in un altro posto. Ma dovunque verremo portati dal caso o dal destino, porteremo sempre con noi quella voglia di vivere e di sorridere che abbiamo imparato a leggere nei volti degli abitanti di Matiri.
Oggi la normalitá ha ripreso il sopravvento su tutto, i ricordi sbiadiscono, rimangono solo una manciata di foto e quella sensazione di vuoto che difficilmente riusciremo a colmare.
Qualcosa di Matiri peró é venuto via con noi, insieme alle emozioni abbiamo portato a casa nuove amicizie, rapporti nati anche per caso, nei pochi giorni vissuti insieme. Amici vicini e lontani con cui magari nascerá un amicizia capace di durare negli anni.
E poi abbiamo portato a casa la voglia di riprovarci, di ripetere questa fantastica esperienza, magari di tornare a Matiri, magari di andare in un altro posto. Ma dovunque verremo portati dal caso o dal destino, porteremo sempre con noi quella voglia di vivere e di sorridere che abbiamo imparato a leggere nei volti degli abitanti di Matiri.
1 commento:
Che bello leggere il vostro blog e rivivere un'esperienza simile trascorsa ad agosto in Costa d'Avorio!!! Noi non abbiamo partecipato alla costruzione di nuove scuole o di pozzi, non abbiamo migliorato le condizioni di vita o il livello di istruzione del villaggio di Anyama Adjamè… abbiamo vissuto da contadini con i contadini, da operai con le operaie dell’attiekè (lavorazione della manioca, su cui si basa l’alimentazione locale)… abbiamo fatto festa con loro, cucinato e lavato nelle loro case, nei loro cortili…
Una cosa sicuramente non dimenticheremo: i “Ciao” dei bambini che riecheggiavano da ogni angolo non appena mettevamo il naso fuori dalla porta di casa, le loro corse per riuscire a prenderci per primi la mano, o per entrare nell’inquadratura di una foto, le loro grida e le risa di una felicità travolgente e contagiosa per il solo fatto che eravamo lì, che avevamo del tempo disponibile per loro.
...penso sia lo stesso anche x voi!!!
Posta un commento