giovedì 21 agosto 2008

Kadwana market


Mercoledí é il nostro primo giorno libero. Senza un particolare motivo, é il terzo giorno che passiamo a Matiri, ci siamo ambientati un pochino e c'é una bella giornata. Qui tutto scorre intorno al profondo concetto di pole pole (lentamente) e noi per non mancare di rispetto alle usanze locali le facciamo subito nostre, 2 giorni di lavoro e 1 di pausa.
Approfittiamo dell'inaspettata pausa per accompagnare Sonia al mercato di Kadwana, un piccolo villaggio a circa un'ora di cammino da Matiri.
Insieme a questo improbabile quartetto si unisce al viaggio il nostro watchman (la guardia dell'ospedale) Joffrey che approfitta del viaggio per andare a trovare la moglie che lavora la mercato di Kadwana.
Il tragitto da qui al mercato si sviluppa su un lungo sentiero di terra rossa abbastanza pianeggiante lungo la base di Python hill, una piccola altura poco distante da Matiri.


Lungo il viaggio di andata incontriamo poche persone e Joffrey cerca di insegnarci i nomi di tutte le piante che incontriamo, naturalmete in swaili, mentre noi ne ignoriamo il nome anche in italiano.
Il viaggio é tranquillo, in alcuni momenti siamo rapiti dal silenzio piú assoluto, solo il vento e le nuvole che corrono sopra di noi sembrano poter modificare un paesaggio che pare immutabile nel tempo.
Quasi arrivati a Kadwana incontriamo le prime abitazioni fatte di fango seccato al sole e coperte da un tetto di paglia. Solo i sacchetti di plastica e qualche accessorio del XX secolo tradiscono quello che potrebbe essere uno sguardo su un passato tanto remoto quanto immutabile nel suo lento scorrere quotidiano.

Kadwana é un piccolo villaggio che si sviluppa tutti intorno ad un vivace mercato locale. Prima di iniziare il giro degli acquisti dobbiamo iniziare quello dei saluti visto che Sonia conosce particamente tutti. Ci fermiamo quindi a bere una soda in un baretto e l'accompagnamo con dei musumanu: dei dolcetti fatti di pasta fritta. Passiamo quindi a trovare la moglie di Joffrey che prepara e vende bicchieri di Porridge per gli avventori del mercato.


Solo Sonia ha avuto il coraggio di berlo.
Al mercato si vende di tutto, dalla frutta alle frecce per caccia e difesa personale, dal tabacco sciolto alla canna da zucchero e agli immancabili banchi di prodotti elettronici cinesi. Fungiamo anche un pó da attrazione turistica: tre nuovi visi pallidi da osservare e se si riesce anche da spennare. In ogni banco che ci fermiamo si forma un piccolo gruppo di persone intorno a noi intenti ad osservarci.


Mentre noi ci guardiamo in giro stupiti dal brulicare di attivitá che ci circondano, Sonia riempe il basket di prodotti locali che poi ci riporteremo in spalla a casa sgranocchiando per la prima volta una canna da zucchero.

7 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Come al solito Sonia si fa riconoscere e scrocca cibo e bevande ad ogni occasione.

Saranno le persone, l'ambiente o la lontananza ma le foto di Teo sembrano più belle.

Scherzo :-P
Comunque ragazzi vi seguo tutti i giorni, continuate cosi.

Marina ha detto...

Il mercato brulica di gente, si sentono profumi, odori...si intravedono volti, ci sono mani che toccano cose, ci sono voci assordanti...c'è la vita che scorre...anche se eravate una delle attrazioni del luogo in quel momento e anche se avevate fatto 1h di strada per raggiungere il mercato...non ha lasciato in voi un senso di serenità assoluto?

alessandra ha detto...

Ciao ragazzi!! Che bello un nuovo viaggio e un nuovo blog!! Mi raccomando voglio i particolari su profumi e sapori !

Un abbraccio
Alessadra
(la Lo Cascio)

Unknown ha detto...

Vi sto accompagnando con il pensieri chattando con voi ogni giorno e leggendo il vostro simpaticissimo ed emozinante blog!!!!
Più volte vi ho scritto che sono fiera di voi e non e nn scherzavo!!!! Davvero un grande lavoro il vostro e, oltre a quello che state portando lì in Kenya quanto avrete da insegnare alle persone che vi circondano qui a casa.
Non dimenticatevi di portarmi a casa tutta la passione per la vita che avete trovato in quella meravigliosa terra rossa!!!!!
UN BACI APPASSIONATO AL MIO FIDANZATO e uno un pò meno appassionato ma affettuoso a Mex e Teo!!!!!!

Unknown ha detto...

blog dolce
intessuto di vita
mi ricorda i viaggi
del mio triumvirato
che era tale
più che per voglia
per necessità
quando le donne erano
creature inavvicinabili
ma quante cose si imparavano
in quei vagabondaggi
di cani giovani e naif

siete forti

for i in `seq 1 60`; do
for j in `seq 1 $i`; do
echo -n " "
done
echo 'Free software, free world'
done

Anonimo ha detto...

pensa te...aspettando il nuovo post bobo mi costringi a rispondere al tuo commento...
PRRRRRRR
qui un rifiuto è visto malissimo..ho dovuto lottare per salvare i vostri giovani eroi dal porridge